M’involo

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Quando ancora, impegnato con la mia precedente professione, non avevo individuato ciò che mi avrebbe permesso di incamminarmi “Sulla via del ritorno”, ero animato da una gran voglia di fuggire, sparire, dissolvermi, dissiparmi ed anche frammentarmi
( non più riconoscibile e ricomponibile)………pur di sentirmi ed essere libero.
Guardavo spesso fuori dalla finestra del mio bellissimo studio al 5° piano di Via Gallipoli in Galatina. Ed altrettante volte uscivo sul balcone che guarda verso il Santuario dedicato alla “Madonna della Luce”
E vedevo la cupola con la Madonnina che tante volte mi aiutava quando il lavoro si faceva difficile, le piccole case intorno e, sparsi qui e là, campanili, palazzi, palme più alte dei palazzi ed altri grandi saggi alberi.
E quando la luce rossa del tramonto incantava il mondo sottostante, un senso di pace mi avvolgeva e l’aria fredda sulle guance accaldate mi regalava la sua vitalità.
Il respiro diveniva allora più profondo ed intenso, i muscoli facevano sentire la loro vibrante presenza, la mia schiena si raddrizzava, una contrazione robusta dei muscoli della nuca spingeva il mio sguardo verso il cielo…….
e così iniziavo il mio volo immaginario!
Grande uccello dalle ali robuste
mi libravo sicuro a petto aperto, ascoltando il battito gioioso delle mie stesse ali; cambiando mille direzioni affrontavo il nuovo destino d’incerta, libera allegria.
Dalle camere di quello studio è iniziato il mio “volo”.
Solo più tardi ho capito che praticare esclusivamente la scultura è il mezzo per far divenire il mio volo continuo; senza più bisogno di disperdermi ricerco il mio centro che non è fisico o spirituale ma essenziale e matematico come quello d’ogni parte, piccola o grande, di creato.
Non posso qui fare a meno di rammentare che tutto ciò è stato possibile grazie a colei che mi è stata accanto professionalmente ed umanamente in quegli anni, portando per me mille pesi, e rimontando così sulle mie spalle, pezzo per pezzo, un bel paio d’ali non più immaginarie.

Stefano Garrisi

  • Collezione: Contemporanea